Sentimento di fiduciosa attesa e prospettiva come se una energia inaspettata fornisse all’animo umano convinzioni o presunzioni di aspettative e di realizzazione di eventi o azioni che possano determinare un cambiamento o l’idea che un obiettivo senza alcuna autorevole rispondenza o logica razionale possa confermarlo. Come un evento magico sostenuto dalla fiducia o da credenze spirituali e religiose possa trasformare situazioni poco opportune o razionalmente difficili ad una svolta improvvisa o sorprendente che non è possibile in maniera consapevole poter spiegare per regole o percorsi conosciuti come se questa possibilità seppur in apparenza remota nella sua linea di confine venga modificata da fatti o situazioni indipendenti da altrui o da persone che possano influenzare tale meccanismo di azione.

La condizione che porta l’individuo a nutrire la speranza è un motivo di fiducia nella vita stessa come se qualcosa al di là di tutto possa sempre accadere perché finchè c’è vita c’è speranza e la speranza è l’ultima a morire. Ma questo divinismo o credenza appare un elemento illusorio per chi reputa la vita come la realizzazione di un destino e quindi che non si manifesta attraverso conoscenza e logica ma che abbia anche un significato non ascrivibile ai temi fondanti della vita e possa essere influenzato da componenti disconosciute ed inconsce.

Pertanto l’inconscio riveste una importanza significativa in quanto in grado di rappresentare immagini e manifestazioni di questo sentimento che non si lascia sedurre o influenzare dalle regole conosciute ma che risente inevitabilmente di un impulso della nostra psiche a rappresentarsi nel mondo presente attraverso codici propri che non si lasciano tradurre dalle leggi del vivere comune.

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